« Torna agli articoli lettera del Mister ai ragazzi

10 Aprile 2016 | Luca Guarinoni

Sacro Cuore-Diavoli Rossi White 3-2
Cronaca

Vi racconto cosa ho vissuto e pensato oggi durante questo match da batticuore.
Appena arrivano i ragazzi dei Diavoli Rossi mi informo come è andato il loro campionato invernale: sono arrivati terzi, buon piazzamento, vedremo in campo.

Primo tempo.
Pronti via e i Diavoli sembrano un’orda di vandali, infatti giocano solo loro. Noi invece siamo molli, senza corsa e il centrocampo è in grande sofferenza. Passaggi zero o… fuori misura. 1-0, segnano su nostro errore. Ci stanno infilzando con i loro forconi infuocati. 2-0, partita chiusa?
Devo confessarvi che per un momento ho pensato che non avevamo alcuna speranza, mentre il Diavolo era decisamente più bello da guardare.
Ma, scusate, quelli con la maglia bianca non erano i miei ragazzi ma una fotocopia, e anche sbiadita. Fischio finale, meno male…

Secondo tempo
Una via crucis.
Si riparte con grinta, cattiveria e decisione. Prendiamo in mano il gioco e la partita, ma solo quello.
Pali, traverse, tiri davanti alla porta, conclusioni sbagliate di un niente. Ma cosa succede, è il giorno dell’Apocalisse? Vuoi vedere che i Diavoli Rossi hanno dei Santi in paradiso e noi niente? Di tutto e di più tranne che un misero goal.
Che sofferenza, meno male che non sono cardiopatico.
Fine del secondo tempo, peccato che non siamo riusciti a segnare.
Mi fermo e penso che invece è bello che con tutte le occasioni sbagliate i ragazzi non abbiano mollato neanche di un centimetro, che carattere e che temperamento! Andiamo avanti.

Terzo tempo
Come il grande e inarrivabile Muhammad Ali (Cassius Clay) arriva un fantastico uno due (diretto e montante) e ci portiamo sul pareggio 2 a 2.
Ora i Diavoli Rossi White subiscono il nostro arrembaggio con tutti, dai terzini ai centrocampisti che cercano la rete vincente. E arriva, arriva e tutti a festeggiare per il sudato 3-2.
Manca pochissimo tempo, ma ho capito che il tempo non si misura in secondi perché non passano mai. I Diavoletti si risvegliano cominciano ad attaccarci per segnare la rete del pareggio. Ma è il nostro tempo. Parate, recuperi miracolosi e errori davanti alla porta, tengono il risultato invariato. Ma che tensione, vi giuro, come una finale di Champions League, non c’è differenza. Infatti non siamo lì per perdere tempo o a far finta di giocare. Uno vuole arrivare in cima a tutti i costi, allora si da tutto. Alcuni chiedono di uscire perché capiscono che i compagni sono più freschi e quindi possono aiutare di più la squadra. Forse ci siamo, cominciamo a sentirci una Squadra.
Vorrei chiedere all’arbitro se si è rotto l’orologio ma mi ricordo della frase detta durante la lettura della distinta: “quello che dico io è legge!” Allora zitto e avanti.
Fiuuu, fiuuu e fiuuuuuuuuuuuuuuu. È finita.
Mi sembra di aver giocato anch’io tanto sono provato.

Bene, ragazzi, oggi (come ho detto all’altra squadra) si poteva vincere o perdere, ma quanto è bello quando si dà tutto senza risparmiarsi, senza tirarsi indietro e con il cuore che ti batte nelle orecchie.
Abbiamo fatto tantissimi errori ma chi se ne frega. Ha vinto il cuore e la voglia di dire io ci sono.

Carlo, Davide, Fede, Giovanni, Giovannino, Luigi, Meme, Michele, Pietro, Raffaele, Simone e Valerio,
GRAZIE…di cuore.

N.B. A proposito, martedì … si corre.

+Copia link